Dott. Pasquale Pensabene

Studio Medico Odontoiatrico

IGIENE ORALE PROFESSIONALE

L’alimentazione moderna, fatta di cibi cotti, mediamente morbidi, zuccheri liberi, ci espone ad accumulare placca. Questa, assorbendo i sali minerali disciolti nella saliva, va incontro a calcificazione, formando il tartaro. Mentre la placca, più morbida, è eliminabile a casa con un corretto utilizzo di spazzolino e filo interdentale; il tartaro no. E’ possibile però eliminarlo nello studio dentistico con i mezzi di igiene orale professionale. Sia placca, sia tartaro, con i batteri presenti nel loro interno, costituiscono il principale fattore causale delle più comuni malattie della bocca: carie e parodontite. La loro eliminazione, pertanto, è fondamentale nel prevenirle.

Definizione

Pulizia dei denti professionale, igiene orale professionale, detartrasi sono termini usati come sinonimi ad indicare la stessa procedura.
La pulizia dei denti è la pratica di eliminare residui di cibo, placca e tartaro dai propri denti.

Il Ministero della Salute ha pubblicato delle linee guida nazionali a riguardo, al fine di promuovere la salute della bocca e prevenirne le malattie.

Pulizia domiciliare
Quella quotidiana a casa è la pulizia domiciliare. Si fa principalmente con spazzolino, filo interdentale e dentifricio, almeno 2 volte al giorno. È consigliabile in generale dopo i pasti.
Un corretto spazzolamento riduce significativamente la presenza di placca dentale. Si possono usare spazzolini manuali ed elettrici. Con entrambi è possibile pulire in modo ottimale i denti. Con lo spazzolino elettrico a volte è più facile. L’utilizzo di dentifrici al fluoro riduce efficacemente l’insorgenza di carie.

Pulizia professionale
La pulizia professionale è quella eseguita in uno studio dentistico da un dentista o un igienista dentale (gli unici autorizzati a farlo). Si esegue tramite strumenti sonici o ultrasonici e strumenti manuali. Permette di rimuovere, oltre la placca, le incrostazioni di tartaro e le macchie formatesi sul dente. Viene completata con il polishing, ovvero rimuovendo gli ultimi residui mediante paste lucidanti strofinate sul dente tramite gommini o spazzolini, o con un getto di bicarbonato (air polishing). Gli strumenti sonici e ultrasonici vibrando appoggiati alle pareti del dente fanno saltare via il tartaro, mentre un getto d’acqua raffredda la punta e manda via i residui. Quando occorre, si utilizzano strumenti manuali affilati (curettes), per grattare via manualmente il tartaro dal dente.

Richiami periodioci
Generalmente va ripetuta ogni 6 mesi e il tempo tra una pulizia e l’altra dipende dalla capacità di mantenere i risultati mediante una buona cura quotidiana a casa e dal proprio livello di rischio. I pazienti affetti da parodontite solitamente necessitano di ripetere la pulizia professionale ogni 3-4 mesi.

Benefici e possibili controindicazioni
I benefici sono molteplici: cura la gengivite e il sanguinamento gengivale, previene la parodontite e ne limita i danni, diminuisce il rischio di carie, favorisce una più accurata diagnosi precoce. E’ un rimedio contro l’alitosi e migliora l’estetica del sorriso, rimuovendo tartaro e macchie.

La pulizia dei denti fa male?

Generalmente la prima fase della pulizia dei denti è più o meno fastidiosa o dolorosa e causa un certo sanguinamento dalle gengive.
Più gli accumuli di tartaro sono abbondanti e sottogengivali e più le gengive sono infiammate, più sarà il fastidio durante la pulizia dei denti. Per diminuire il fastidio e mantenere i benefici, sono consigliabili sedute periodiche con cadenza concordata con il dentista o l’igienista. A volte é utile un po’ di anestesia locale.
Un’igiene professionale priva di un certo disconfort potrebbe essere segno di una pulizia più superficiale e meno efficacie.

Tutti possono farla?

La pulizia dei denti può essere effettuata su qualsiasi paziente compresi giovani, donne in tutti i mesi di gravidanza e pazienti immunodepressi. In alcuni casi può essere indicata una terapia farmacologica locale o sistemica, preventiva o di supporto alla pulizia dei denti.

Dopo la seduta in studio si potrebbe avvertire con la lingua la sensazione che le superfici interne dei denti siano più ruvide o spigolose. Tale sensazione, all’inizio per alcuni un po’ fastidiosa, è conseguente alla corretta rimozione del tartaro tra un dente e l’altro e la conseguente apertura dei naturali spazi interdentali. 

A seguito della pulizia dei denti potrebbe verificarsi un aumento transitorio della sensibilità termica dei denti. Questo si verifica perché placca e tartaro, seppur dannosi, isolano il dente dalle temperature esterne e, pertanto, una volta rimossi lasciando il dente scoperto, possono comportare ipersensibilità, specie in caso di recessioni gengivali o abrasioni dello smalto.

Potrebbe danneggiare i denti?

La pulizia dei denti non è una pratica esente da rischi e per questo va eseguita solo da professionisti preparati e abilitati. Se eseguita correttamente non danneggia i denti. Gli strumenti sonici e ultrasonici utilizzati non sono strumenti taglienti che nel tempo consumano il dente. Le paste per lucidare e l’air polishing hanno abrasività controllata, tale da agire sul tartaro e non sul dente. Il loro corretto utilizzo è responsabilità dell’operatore che esegue il trattamento.

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