Se non sei soddisfatto del colore dei tuoi denti, potrebbe consolarti il fatto di essere in buona compagnia. Secondo i dati pubblicati dall’Italian Dental Journal, oltre il 50% degli italiani non è soddisfatto del colore dei propri denti. Infatti, sempre con maggior frequenza, si ricorre ad uno Sbiancamento dei Denti Professionale.
Avere denti bianchi è come indossare un bell’accessorio, uno che non stanca mai, sempre alla moda, in piena vista ma mai di cattivo gusto. Rende il sorriso più giovane e aumenta il sex appeal. Per questo è desiderio di molti e per tanti è realtà.
Cambiare il colore dei denti naturali è possibile e spesso è semplice. La risposta è lo sbiancamento dentale, una pratica che dapprima ha preso piede negli Stati Uniti e poi è divenuta sempre più consuetudine anche al di qua dell’Atlantico.
Come funziona Il trattamento sbiancante professionale?
Il segreto è una molecola chiamata perossido di Idrogeno, che altro non é che la comune acqua ossigenata. Utilizzata a concentrazioni idonee, agisce come farebbe un detersivo su un abito macchiato: leva via la macchia lasciando inalterato il resto. Quando il perossido di idrogeno penetra lo smalto dentale ossida le molecole cromogene (colorate) assorbite dai tessuti duri del dente.
Il trattamento sbiancante professionale prevede l’utilizzo di prodotti medicali con concentrazioni di acqua ossigenata acquistabili solo dall’odontoiatra secondo la Direttiva Europea 2011/84/UE e, pertanto, adoperabili solo sotto indicazione e controllo del dentista.
Quali sono le possibilità?
Esistono diversi modi di sbiancare in modo professionale i propri denti:
Trattamento Professionale alla poltrona
Può dare risultati evidenti già con una singola seduta, ma spesso sono utili più sedute in studio. Lo sbiancante a concentrazioni elevate viene posto sui denti frontali dopo aver accuratamente isolato gengive e il resto della bocca in modo da evitare fastidiose irritazioni.
Trattamento Professionale domiciliare
L’applicazione dello sbiancante è affidata al paziente ma sempre sotto il controllo e le indicazioni del professionista. Questa metodica prevede l’utilizzo di mascherine individuali fornite dal dentista o dall’igienista dentale a partire da un’impronta delle arcate del paziente. Quest’ultimo dovrà giornalmente riempire alcuni serbatoi posti sulle mascherine con il gel sbiancante e posizionarle in bocca per effettuare il trattamento.
Esistono rischi o effetti collaterali?
Il principale effetto collaterale è un aumento transitorio, più o meno moderato della sensibilità dentinale. Questa può risolversi con trattamenti locali e può comportare la temporanea sospensione del trattamento sbiancante. Il dentista ha a disposizione diverse alternative per contrastare e alleviare la sensibilità dentinale in modo efficace, ad esempio l’uso di gel o dentifrici specifici.
Attenzione: ricostruzioni/otturazioni, ponti e corone non subiscono alcun effetto sbiancante, quindi la loro presenza va valutata attentamente dal dentista prima di far sottoporre il paziente a sbiancamento professionale. Il rischio é che, a fine trattamento, un dente, una sua parte o piú denti risultino di un colore diverso dal resto del sorriso su cui ha fatto effetto lo sbiancamento.
Quanto durano i risultati dello sbiancamento dei denti?
Innanzitutto chiariamo che il colore dei propri denti non è stabile nel tempo ma mutevole e dipende dalla maturazione/invecchiamento del dente e dalle abitudini di vita. Questo è valido sia per chi ha effettuato trattamenti sbiancanti, sia nel caso contrario. I risultati più duraturi si ottengono con lo sbiancamento professionale domiciliare. Questo ha anche il vantaggio di poter reintervenire (conservando le mascherine) regolarmente e con sicurezza senza elevati oneri in termine di tempo e di spesa, una volta effettuato il primo trattamento.
Consigli utili
Durante il trattamento e nelle 24 ore successive astenersi il piú possibile (o utilizzare la cannuccia in caso di necessitá) da cibi e bevande altamente cromogeni come caffé, te, vino rosso, sughi di pomodoro, frutti rossi, spinaci e barbabietola. Evitare anche fumo di sigarette e collutori con clorexidina. In generale assumere regolarmente cibi e bevande cromogene contribuisce a far sí che i denti nel tempo risultino meno bianchi
Esistono alternative fai da te per lo sbiancamento?
In farmacia e al supermercato sono venduti come sbiancanti diversi prodotti da utilizzare a casa. Per chi li ha provati il risultato spesso non é stato quello sperato, anche se a volte possono aiutare a mantenere il bianco naturale del dente o quello ottenuto da uno sbiancamento professionale.
L’acqua ossigenata, come abbiamo giá detto, é alla base del trattamento sbiancante e questa la si trova facilmente e a basso costo in farmacia. La si puó usare per sciacqui e per massaggiare il dente con un cotton fioc imbevuto, evitando l’ingestione. Púo comportare qualche irritazione gengivale. In quel caso sospenderne subito l’utilizzo.
Evitare invece qualunque prodotto acido o abrasivo (compresi dentifrici troppo granulosi), che inizialmente, levando le macchie, puó dare l’impressione di sbiancare i denti, ma, alla lunga, rimuovendo lo strato superficiale di smalto, puó far trasparire la dentina sottostante lasciando i denti piú gialli, in modo a volte irreparabile a meno di terapie complesse e costose.
Esistono alternative naturali?
Esistono prodotti naturali che vantano un certo effetto sbiancante. Tra questi il carbone è uno dei prodotti naturali per la cura dei denti usato anche dagli antichi greci e tornato in auge negli ultimi tempi con dentifrici che lo contengono. La ricerca scientifica ne mette in discussione l’efficacia e la sicurezza. Il carbone, infatti, sostanza abrasiva per i denti e le gengive, può provocare danni allo smalto dentale*.
(*John K. Brooks “Carbone e dentifrici a base di carbone: un’analisi della letteratura medica” indagine pubblicata sul Journal of the American Dental Association, edizione di settembre 2017).
L’Aidi, Associazione Igienisti Dentali Italiani, mette in guardia da prodotti non testati e avvisa che: “I rimedi casalinghi, come quelli a base di bicarbonato o limone potrebbero favorire l’erosione dello smalto.”
Un rimedio antico per la pulizia dei denti, che ha anche un certo effetto sbiancante, è il “Miswak” o “Siwak”, uno spazzolino naturale ricavato dai ramoscelli della Salvadora persica, una pianta che nel mondo arabo viene utilizzata da secoli come spazzolino naturale, sotto forma di stecco. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha promosso le fibre della Salvadora persica per l’uso nell’igiene orale. I suoi effetti benefici sono legati sia all’azione meccanica di spazzolamento, sia alle sue molteplici proprietà intrinseche, tra le quali; antibatteriche, antiossidanti, antinfiammatorie e alla sua capacità di riequilibrare il ph della bocca. Esso può aiutare a sbiancare i denti contribuendo a rimuovere le tipiche macchie di tè, vino caffè.
Prenota una visita dal tuo dentista di fiducia per scoprire qual è il trattamento sbiancante migliore per il tuo sorriso.